Daniele Segre è un regista, sceneggiatore e documentarista italiano, noto per il suo lavoro nell’ambito del cinema di impegno sociale e culturale. Nato a Casale Monferrato nel 1952, Segre si è distinto per la sua attenzione ai temi della marginalità, del disagio sociale e delle storie di vita quotidiana, spesso raccontate attraverso il linguaggio del documentario.
La sua carriera cinematografica inizia negli anni ’70, e da allora ha diretto numerosi documentari e film, tra cui Morire di lavoro (2008), che esplora il tema delle morti sul lavoro, e Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo (2022), in cui torna a riflettere sul fenomeno degli ultras, già affrontato in un suo lavoro degli anni ’80. Tra le sue opere di finzione si ricordano Vecchie (2002), un ritratto poetico e ironico della vecchiaia.
Segre è anche un attivo insegnante e fondatore della scuola di cinema Ipotesi Cinema insieme a Ermanno Olmi, dove ha formato numerosi giovani registi. È considerato una figura di rilievo del cinema documentaristico italiano, grazie alla sua capacità di dare voce a realtà spesso trascurate dai media tradizionali.
Segre ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera, che combina la sensibilità artistica con un profondo impegno civile.