
La memoria e gli affetti, sono due parole chiavi che sintetizzano le caratteristiche della successiva 4a edizione del “Laurafilmfestival”, che si è svolta dal 26 al 30 luglio 2007. Il programma di quest’anno (vedi box) si articolava in sei sezioni: tre dedicate ai lungometraggi e tre ai “corti”: nell’ambito di questi ultimi viene inaugurata la sezione “Frammenti della memoria locale”, in collaborazione con gli archivi della documentazione multimediale “Sergio Fregoso” del Comune di La Spezia, nella quale sono presentati filmati storici sul territorio spezzino, sulle cinque terre e su Levanto tra gli anni ’40 e ’60. Di particolare qualità l’”Omaggio a Florestano Vancini”, realizzato anche grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà Holding, in cui sono state presentate le copie restaurate di quattro tra i suoi film più significativi. Al concorso per cortometraggi hanno partecipato 20 titoli selezionati nella produzione italiana dell’ultimo anno, che mettevano in risalto l’aspetto artigianale del cinema. Su questo tema iniziava anche una collaborazione con la Confartigianato di La Spezia.
Una giuria composta dai registi Enrico Caria, Claudio Sestieri e Roberto Giannarelli, dalla sceneggiatrice Chiara Tozzi e presieduta da Morando Morandini ha assegnato un primo premio e una menzione speciale. La premiazione è avvenuta nella serata finale del 30 luglio, in piazza Cavour, serata che si è conclusa con la premiazione del film di Vancini dal titolo “E ridendo l’uccise”, presentato da un ospite d’eccezione: il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. Ospiti del Festival sono stati Giorgio Diritti, regista del Il vento fa il suo giro, Alessandro Angelini e Giorgio Pasotti, regista e protagonista de “L’aria salata”, Roberto Andò e Alessio Boni, regista e protagonista di “Viaggio Segreto”, Vittorio Moroni, regista de “Le ferie di Licu”, Paolo Lapponi e Gioacchino de Cataldo per “Sulle rotte dei migranti”, Claudio Sestieri e Ernesto Mayeux, regista e protagonista di “Chiamami Salomé”, Roberto Giannarelli e Pierpaolo Andriani, regista e sceneggiatore de “L’isola di Calvino”, Enrico Caria, regista di “Vedi Napoli e poi muori”. In sala per la serata finale Sabrina Colle, e Mariano e Rubens Rigilio, protagonisti di “E ridendo l’uccise”.
Particolarità di questa edizione è stato un “fuori programma” con una matinée al cinema Sport dedicata all’anteprima nazionale del filmTV Caravaggio (Titania Produzioni per Rai Cinema), interpretato da Alessio Boni, Elena Sofia Ricci e Jordi Mollà, con la regia di Angelo Longoni, la fotografia di Vittorio Storaro, i costumi di Lia Morandini, e la scenografia di Giantito Burchiellaro. Al termine il pubblico ha partecipato ad un incontro-aperitivo con il protagonista, la Morandini e il regista. Per tutta la durata della manifestazione, nell’atrio del cinema Sport, sono state esposte quattro opere dell’artista romano Alessandro Romano, ispirate al cinema come mestiere, dal titolo emblematico: “Silenzio”, “Motore”, “Partito”, “Azione”. L’intenzione degli organizzatori, anche quest’anno ben raggiunta e implementata, era “di non limitarci al Festival – racconta Amedeo Fago a Giuseppina Manin, nell’edizione del 31 luglio del Corriere della Sera – ma di “creare… un laboratorio permanente centrato sulla memoria e sul territorio”.