Osvaldo Civirani (1931–2019) è stato un regista, sceneggiatore e produttore italiano, noto principalmente per il suo contributo al cinema di genere italiano, in particolare negli anni ’60 e ’70. Ha realizzato film appartenenti a vari generi, tra cui thriller, dramma e polizieschi, spesso associandosi alla tradizione del cinema B italiano, che aveva una forte connotazione popolare e un approccio diretto all’intrattenimento.
Tra i suoi lavori più noti si ricordano Il giornalino di Gian Burrasca (1964), una serie televisiva molto popolare tratta dal romanzo di Luigi Bertelli, e Gli occhi freddi della paura (1971), un thriller che lo inserisce nella tradizione del giallo italiano. Sebbene le sue opere non abbiano raggiunto lo stesso livello di fama internazionale di altri registi contemporanei, Civirani è considerato una figura importante nel panorama del cinema di genere italiano.
I suoi film spesso riflettevano le dinamiche socio-politiche dell’epoca, trattando temi come il crimine, il conflitto sociale e la lotta personale. Il suo stile di regia era solitamente diretto, focalizzandosi su suspense e intrattenimento, ma mantenendo un legame con le tradizioni del cinema italiano. Nonostante lavori principalmente in produzioni a basso budget, il suo contributo al cinema di genere ha lasciato un’impronta significativa, specialmente tra gli appassionati di film di culto.
