Il mestiere del Critico

Lezioni di critica cinematografica

  1. L’importanza dell’evoluzione personale
    Morandini sottolinea che il lavoro del critico cambia nel tempo, così come cambiano le persone. Le recensioni scritte in giovane età spesso riflettono una visione meno matura e possono necessitare di una revisione. Questo adattamento è naturale, poiché l’esperienza e la riflessione trasformano il modo di interpretare i film.
  2. Analizzare il contesto temporale dei film
    Un buon critico deve considerare il momento storico e culturale in cui un film è prodotto. Alcuni film ricevono apprezzamenti perché rispecchiano le mode del momento, mentre altri, troppo avanti per la loro epoca, vengono rivalutati solo successivamente.
  3. La pratica del “rifacimento”
    Morandini descrive la sua abitudine di rivedere film già analizzati, spesso riscrivendo le schede critiche per tener conto di nuove letture o prospettive. Questo approccio garantisce che il lavoro resti sempre attuale e accurato.
  4. La preparazione ai festival cinematografici
    Partecipare a festival come Venezia, Cannes o Berlino richiede grande impegno. I critici devono visionare molti film in poco tempo e saperli analizzare rapidamente, ma anche con l’occhio critico necessario per valutare i loro effetti nel lungo termine.
  5. L’importanza della documentazione
    Morandini evidenzia l’utilità di tenere sempre aggiornati i propri strumenti di lavoro, come dizionari e archivi. Anche in discussioni improvvisate, avere accesso a una documentazione accurata permette di fornire risposte precise e credibili.
  6. Rivedere i film dopo la distribuzione
    Per completare un’analisi critica, Morandini consiglia di rivedere i film che hanno colpito al primo sguardo, valutandone anche la qualità del doppiaggio e il modo in cui vengono recepiti dal pubblico nel tempo.

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